Chi sono

Psicologo a Cittadella

Sono nato a Venezia nel 1978, ho vissuto in diversi luoghi del Veneto fino a quando mi sono stabilito a lavorare e vivere a Cittadella. Dopo il liceo scientifico ho frequentato la facoltà di Psicologia dell’Università di Padova ad indirizzo clinico e di comunità. Ho fatto tirocini e collaborazioni presso l’ex ULSS 15 Altapadovana, (oggi ULSS 6), dal 2003 al 2015. Sono specializzato in Psicoterapia Psicoanalitica presso l’IREP (Istituto di ricerche europee in psicoterapia psicoanalitica). Dal 2005 lavoro presso il mio studio privato a Cittadella. Nel 2011 ho aperto dei nuovi studi in cui poter collaborare con diversi colleghi in modo da rispondere ad ogni tipo di necessità psicologica.

COME LAVORO

Lavoro solo su appuntamento. Nel mio studio Paziente e Psicologo si accomodano uno di fronte all’altro per un tempo prefissato tra i 45 ed i 55 minuti. Durante il colloquio psicologico si viene ascoltati mentre ci si esprime liberamente, non si viene giudicati ma accolti nel comune intento di capire e risolvere ciò che ha creato la crisi. Una volta stabilita la modalità di intervento più adatta, viene pattuita una frequenza ed un orario in cui fare le sedute che vada bene sia al Paziente che allo Psicologo. Per il buon svolgimento della terapia è fondamentale non saltare le sedute ed evitare spostamenti frequenti. Qualora fosse impossibile fare la seduta, bisogna comunicarlo al più presto indicando dei possibili momenti in cui recuperare l’appuntamento mancato, in modo da non interrompere il processo terapeutico. Accetto comunicazioni via Whatsapp, anche solo per dare un canale di espressione a un momento di difficoltà o di sofferenza, ma rispondo poi a voce durante la seduta. A Natale e in Estate vengono concordate delle sospensioni più o meno lunghe a seconda della fase del processo terapeutico. La conclusione della psicoterapia va concordata a raggiungimento degli obbiettivi prefissati e consiste in un numero di incontri finali (di solito quattro) maggiormente distanziati nel tempo rispetto alla normale frequenza della terapia.

COME LAVORO

Lavoro solo su appuntamento. Nel mio studio Paziente e Psicologo si accomodano uno di fronte all’altro per un tempo prefissato tra i 45 ed i 55 minuti. Durante il colloquio psicologico si viene ascoltati mentre ci si esprime liberamente, non si viene giudicati ma accolti nel comune intento di capire e risolvere ciò che ha creato la crisi. Una volta stabilita la modalità di intervento più adatta, viene pattuita una frequenza ed un orario in cui fare le sedute che vada bene sia al Paziente che allo Psicologo. Per il buon svolgimento della terapia è fondamentale non saltare le sedute ed evitare spostamenti frequenti. Qualora fosse impossibile fare la seduta, bisogna comunicarlo al più presto indicando dei possibili momenti in cui recuperare l’appuntamento mancato, in modo da non interrompere il processo terapeutico. Accetto comunicazioni via Whatsapp, anche solo per dare un canale di espressione a un momento di difficoltà o di sofferenza, ma rispondo poi a voce durante la seduta. A Natale e in Estate vengono concordate delle sospensioni più o meno lunghe a seconda della fase del processo terapeutico. La conclusione della psicoterapia va concordata a raggiungimento degli obbiettivi prefissati e consiste in un numero di incontri finali (di solito quattro) maggiormente distanziati nel tempo rispetto alla normale frequenza della terapia.

Perché andare dallo psicologo

 La vita spesso ci mette in crisi con difficoltà che non siamo in grado di superare: un licenziamento, la fine di una relazione amorosa, l’essere incastrati in rapporti interpersonali dolorosi, fallimenti, cambiamenti che non vorremmo fare, perdite, e molto altro.
Di fronte alla crisi ognuno di noi cerca di trovare in sé stesso e nelle persone vicine le risorse necessarie per affrontare e risolvere il problema, la maggior parte delle volte con successo.
A volte però le difficoltà della vita non sono superabili in tempi brevi, lo stress aumenta ed iniziano a comparire sempre più campanelli d’allarme come un crescente stato di tensione, irritabilità, problemi del sonno e alimentari. In certi casi possono comparire sintomi psicosomatici (disturbi apparentemente medici dove gli esami escludono la causa biologica e che quindi vanno curati con la psicoterapia).
Se trascurati, questi campanelli d’allarme possono portare a sintomi depressivi debilitanti come una forte tristezza continua, la perdita dell’entusiasmo, uno stato perdurante di pessimismo, perdita di fiducia in se stessi e negli altri fino a perdere la voglia di vivere.
Farsi aiutare da uno psicologo
Non sempre possiamo cavarcela da soli, a volte è necessario l’intervento di un professionista che ci aiuti ad affrontare e risolvere ciò che compromette la nostra qualità di vita, ma scegliere di andare dallo psicologo non è facile, significa accettare di non avercela fatta da soli.
A volte la scelta di farsi aiutare dallo psicologo può venire osteggiata perfino dalle persone che ci vogliono bene e che non sono riuscite ad aiutarci come avrebbero voluto.
Farsi aiutare dallo psicologo pesa in termini economici e di tempo. Inoltre non dimentichiamo che non è facile affrontare i pensieri ed i sentimenti che ci fanno paura o che ci fanno soffrire.
Per tutti questi motivi preferiremmo non andare dallo psicologo, ma queste difficoltà sono il prezzo che paghiamo per poterci finalmente conoscere a fondo, per poter capire perché certe cose ci fanno male e perché ci ritroviamo in situazioni in cui non vorremmo ritrovarci.
Intraprendere un percorso psicologico cura le ferite che ci impedivano di stare bene e amplia le nostre prospettive, permettendoci quindi di conquistare una qualità di vita che non avremmo mai sperato di poter vivere.

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